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Il leader del Partito Socialista chiede “umanesimo e sensibilità sociale” per risolvere i problemi abitativi precari

Il leader del Partito Socialista chiede “umanesimo e sensibilità sociale” per risolvere i problemi abitativi precari

Il segretario generale del PS, José Luís Carneiro, ha dichiarato oggi di comprendere le difficoltà che devono affrontare le autorità locali di fronte a costruzioni precarie, ma chiede soluzioni equilibrate "con umanesimo e sensibilità sociale" nella risoluzione delle controversie.

In un'intervista all'agenzia di stampa Lusa, in seguito alla sentenza del tribunale che ha impedito al consiglio comunale di Loures di demolire le case nel quartiere Talude Militar di Loures, José Luís Carneiro ha affermato che "l'edilizia abusiva non è una soluzione ai problemi abitativi".

"Il Partito Socialista comprende le difficoltà che i comuni in cui sono installate strutture precarie devono affrontare, soprattutto in termini di rispetto della legge e di responsabilità per l'incolumità fisica delle persone. Tuttavia, ritiene che le soluzioni debbano essere sempre ponderate, equilibrate e mirate alla risoluzione del problema, con umanesimo e sensibilità sociale. Questo garantisce la dignità, soprattutto per i più fragili e vulnerabili", ha affermato.

Per il leader socialista, "il governo e i ministeri della previdenza sociale e dell'edilizia abitativa hanno il dovere di non chiudere un occhio sulle difficoltà che i sindaci delle aree metropolitane si trovano ad affrontare oggi e di nuovo".

Le dichiarazioni del segretario generale del PS a Lusa giungono un giorno dopo che il Tribunale amministrativo distrettuale di Lisbona ha stabilito, in una sentenza consultata da Lusa, che al consiglio comunale di Loures, presieduto dal socialista Ricardo Leão, è "impedito di portare a termine l'atto di demolizione" delle case nel quartiere Talude Militar.

Il tribunale ha “accolti provvisoriamente la misura cautelare di sospensione dell’efficacia di un atto amministrativo” – ovvero la demolizione di abitazioni – presentata da un avvocato che rappresenta 14 residenti del quartiere.

Il tribunale ritiene che "la situazione di particolare urgenza sia stata verificata", ordinando la notifica della propria decisione "immediatamente e nel modo più celere possibile", e ricorda inoltre che "il procedimento cautelare è un procedimento d'urgenza", concedendo al comune un termine di 10 giorni per contestare la decisione, "ferma restando la sentenza".

Nella richiesta di misure cautelari, i 14 residenti e le loro famiglie – tra cui due malati, sette bambini e una donna incinta – dichiarano di essere “a rischio di diventare senzatetto e senza fissa dimora” e di “non avere alternative abitative”.

Secondo l'avvocato che rappresenta i residenti, lunedì "sono state demolite le case oggetto di misure cautelari" e per questo motivo presenterà una denuncia penale contro il comune "per reati di abuso di potere e danneggiamento" e chiederà il risarcimento delle persone colpite.

jornaleconomico

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